Le ossa dello scheletro umano non sono sempre collegate da articolazioni mobili. Oltre a queste, ci sono:
Sinartrosi con un piccolo ma denso strato di tessuto connettivo. Un esempio classico è rappresentato dalle articolazioni delle ossa del cranio, che sono mobili nella prima infanzia, ma che con l'età crescono fino a diventare suture strette.
Sinfisi con cartilagine o tessuto fibroso tra le ossa. Queste articolazioni sono semimobili e vengono talvolta chiamate semi-articolazioni. Le articolazioni vertebrali della colonna vertebrale e la sinfisi frontale rientrano in questa categoria. Il deterioramento della cartilagine nelle sinfisi porta a varie complicazioni, come sinfisite o ernie intervertebrali.
Le diartrosi, le articolazioni mobili delle ossa, sono vere e proprie articolazioni e si distinguono dalle altre per la presenza di una capsula articolare. Questa capsula contiene al suo interno il liquido sinoviale, che impedisce alle ossa di toccarsi, consentendo loro di scivolare agevolmente ed evitare l'usura. La superficie articolare dell'osso è ricoperta da cartilagine ialina, responsabile della sua ammortizzazione e protezione.
Le diartrosi possono essere semplici (connessione di due ossa) e complesse (connessione di tre o più ossa). È inoltre comune distinguere i tipi di articolazioni in base al grado di mobilità:
È difficile stabilire quali articolazioni di una persona siano maggiormente interessate dal dolore, poiché le cause che portano alla sindrome dolorosa sono molteplici. Le diartrosi possono essere colpite da traumi, soprattutto lussazioni e sublussazioni. Nei bambini piccoli è frequente la displasia dell'anca, una patologia congenita causata dall'immaturità ossea. Negli adulti sono frequenti le malattie infiammatorie e degenerative delle articolazioni. Le patologie più comuni sono le seguenti:
Una delle cause dei dolori articolari è l'eccessivo peso corporeo.